Io viaggio da sola, una chiacchierata con Fraintesa

Io viaggio da sola,
una chiacchierata con la travel blogger Fraintesa

«Viaggio molto, spesso da sola. Prima era una sfida di organizzazione minuziosa, attenta ad ogni dettaglio: adesso è un invito allo stupore, a prendere quello che viene, a conoscere luoghi e persone con un atteggiamento di continua scoperta, di piena possibilità».

Francesca Barbieri, che il web conosce come Fraintesa, ha un’idea molto precisa di ciò che significa fare la travel blogger. Un lavoro che molti riducono alla stregua di una vacanza, ma che, in realtà, è un lavorare (e molto) mentre si viaggia.

«Preparare un viaggio significa documentarmi a fondo sul luogo da raggiungere. Preoccuparmi delle sistemazioni, degli spostamenti, delle tappe. Significa prendere appunti, scrivere, intervistare persone. Significa imparare a fare fotografie professionali, girare e montare video, pilotare droni. Significa rispondere in tempo reale a una community affiatata, che mi tempesta di domande a cui sono tenuta a rispondere. Significa saper gestire una comunicazione online multimediale in ottica Seo, a cui si aggiunge l’impegno di mantenere attivi i profili social».

Francesca, come sei diventata travel blogger?

«È iniziato tutto una quindicina di anni fa. All’epoca, tenevo un diario personale, in cui raccontavo dei viaggi che facevo mentre ero in Erasmus. Un hobby che ho coltivato con passione e che, con costanza e dedizione, è oggi diventato la mia principale professione».

Come si diventa travel blogger?

«Una decina di anni fa i blogger di viaggio erano un gruppo sparuto, ancora poco conosciuto. Io non ho mai smesso di pubblicare e mi sono ritagliata un pubblico fedele e appassionato, che mi ha spinto ad andare avanti e ha riconosciuto in me una persona affidabile. Nel frattempo, sono giunte le prime collaborazioni e sponsorizzazioni. Oggi che la competizione tra travel blogger è agguerritissima, posso contare su di un archivio di notizie e reportage davvero nutrito, che è lo zoccolo duro del mio blog e fa “viaggiare” i miei lettori in tutto il mondo».

"Scegliere un vino è come decidere la meta di un viaggio.
Mi piacciono i sapori autentici, locali, veri, con una punta di sorpresa. 

Qual è il tuo segreto?

«Credo di essere una blogger in cui la community si identifica. Le persone mi seguono perché sono interessate ai miei contenuti, ma anche perché si immedesimano nel mio stile, nel mio modo di essere e di viaggiare. Non sono pochi quelli che oggi mi affidano l’organizzazione delle proprie vacanze. Mi chiamano e mi dicono: “fai tu, perché so che abbiamo gusti comuni”».

Alla tua community hai svelato anche un altro segreto, più intimo e drammatico.

«È vero. Nel 2018 mi è stato diagnosticato un tumore al seno. Dopo mesi di chemioterapia e un intervento chirurgico, posso dire di aver superato la parte più difficile delle cure. Sono stata fortunata. Tanto che ho deciso di dare un nuovo significato alla data del mio referto».

In che senso?

«Il prossimo 8 ottobre, lo stesso giorno in cui mi veniva diagnosticato il tumore, partirò per un viaggio intorno al mondo, in solitaria. Una nuova sfida, un nuovo inizio. Ho lanciato un crowdfunding per raccogliere i fondi necessari. Non lo farò solo per me: metà del ricavato verrà donato alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. Inoltre, durante il viaggio rilascerò interviste ai media locali, raccontando la mia storia e l’importanza della prevenzione».

Per concludere, una domanda di rito. Che vini ti piacciono e quale etichetta di Duchessa Lia ci consiglieresti?

«Scegliere un vino è come decidere la meta di viaggio. Mi piacciono i sapori autentici, locali, veri, con una punta di sorpresa. Di conseguenza, prediligo i vitigni autoctoni, magari rari e poco conosciuti, oppure vinificati in maniera inaspettata. Il mio consiglio è l’Asti Secco Docg Duchessa Lia, un modo nuovo di gustare il vitigno moscato, uno dei più caratteristici del Piemonte».

Ci siamo dimenticati una cosa importantissima.

«Cosa?»

I tuoi suggerimenti per le vacanze.

«Giusto! Quest’anno scegliete l’Italia, posto che non finisce mai di stupire. Il Cilento per il mare, al confine tra Campania e Basilicata. L’Umbria per i boschi e la tranquillità. Se cercate la montagna invece, il mio posto del cuore è la Val di Zoldo, immersa nel Parco Nazionale delle Dolomiti bellunesi».


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